ALLARMI.
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Allarmi
La parola sicurezza è quanto di più ampio e difficile da ottenere e riguarda tutta la nostra vita a 360°. Nel nostro caso affrontiamo la Sicurezza dei nostri immobili che siano abitazioni, uffici, locali commerciali o Industriali. Tutti sogniamo e vorremmo la massima sicurezza per proteggere i luoghi in cui viviamo, i nostri cari, i nostri beni e come si dice in questi casi, la sicurezza non è mai troppa.
Essere e sentirsi al sicuro è fondamentale per vivere in tranquillità la propria abitazione il proprio luogo di lavoro. Spesso è sufficiente praticare dei semplici passaggi di buon senso e altri più specifici evitando quelle disattenzioni e ingenuità che spesso portano a essere vittima di effrazioni e furti.
Non è semplice come qualcuno tende a farvi credere, diffidate da dichiarazioni come protezione al 100%; ci pensiamo noi a rendere la tua casa sicura e tanti altri slogan.
Fare sicurezza è una cosa seria perché non ci si deve ridurre alla sola vendita di un impianto di sicurezza di una porta blindata o di un impianto di video sorveglianza, ma nel momento in cui ti viene richiesto di fare un sopraluogo, diventi la persona a cui il cliente affida la sua tranquillità e a volte la sua disperazione, specie se a seguito di un avvenuto furto.
Il mio motto in tutti questi anni è sempre lo stesso “la tua sicurezza è la mia sicurezza”. Quando il cliente è soddisfatto per essere stato consigliato da una persona che di sicurezza ne sa qualcosa, che ti spiega cosa é un sistema di protezione, quali e quante sono le tecnologie attuabili, ma soprattutto che insieme a te progetta sia in termini tecnici che economici la tua migliore protezione, ho già raggiunto gran parte dell’obiettivo.
La prima cosa da fare è capire dal cliente le sue reali esigenze, il tipo di protezione che vuole raggiungere, i luoghi da proteggere. Spesso accade che il cliente ha chiesto a più aziende vari preventivi, molto spesso ti trovi difronte a proposte che risultano essere inadeguate o troppo avanzate per la reale esigenza del cliente, questo si traduce in costi non giustificati e devi fargli capire i pro e i contro che un impianto o una diversa protezione può avere.
La scelta dell’impianto si fa in due.
Quale sistema di protezione consiglio?
Non esiste un sistema ma i sistemi di protezione.
Tutto deve partire dalla scelta del cliente, si vuole un sistema di protezione “ATTIVO” o “PASSIVO”.
Da qui si parte con la spiegazione e le differenze tra queste due protezioni.
La sicurezza ATTIVA (impianti d’allarme, sistemi di videosorveglianza, controllo accessi, etc..), ha il compito di impedire l’accesso agli ambienti protetti, prima del successivo avvicinamento ai mezzi di sicurezza PASSIVA (recinzioni, grate, inferriate, porte blindate, camere di sicurezza, caveaux, casseforti, armadi blindati, cassette di sicurezza…etc ).
I sistemi di protezione ATTIVI sono dispositivi che compiono delle azioni al momento dell’avvicinarsi di malintenzionati, nè è un esempio l’impianto antifurto che, nel momento di allerta, effettua alcune operazioni come: far suonare sirene, accendere delle luci, chiamare dei numeri telefonici (proprietario, polizia…).
Anche qui abbiamo tanti tipi di protezione ne elenco alcuni:
Protezione interna e/o esterna di zone a rischio tramite sensori infrarossi o doppia tecnologia, “quest’ultimi consigliati per evitare gran parte dei falsi allarmi”.
Questo tipo di protezione è quello più comune, ma se si vuole inserire l’impianto anche con le persone all’interno specie di notte, non possono essere utilizzati ma devono essere integrati da sistemi perimetrali.
Impianti perimetrali dal nome si comprende che è una protezione perimetrale dell’immobile finestre, porte, lucernai tutti quegli accessi che sono collocati nel perimetro.
Anche qui cè un mondo di sensoristica che si differenzia per il tipo di protezione e per i costi, sempre da valutare insieme al cliente.
I sistemi di protezione PASSIVA sono dispositivi che impediscono di penetrare e asportare cose preziose, in pratica si tratta di mezzi che proteggono dei beni ma che non compiono autonomamente alcuna azione, non sono in grado di “impedire” l’ingresso o l’asportazione di un bene, ma lo rendono molto più difficile nel tempo e questo si traduce in classificazione di sicurezza.
Più è il tempo necessario a l’effrazione più è alta la certificazione e la classificazione del sistema di protezione, fermo restando una corretta ed idonea posa in opera. Spesso consiglio di integrare varie soluzioni di sicurezza utilizzando sistemi attivi e passivi, insieme aumentano la difficoltà all’effrazione e portano l’eventuale malintenzionato a desistere nel suo intendo. Tutto questo senza mai dimenticare il fatto che la sicurezza deve comunque essere adeguata alle esigenze del cliente.